ACIREALE...

Uno scorcio della TimpaLA STORIA DI ACIREALE

Acireale prende il nome dal fiume omonimo Akos. Durante il periodo romano venne chiamata Aquilia, ma successivamente al terremoto che la distrusse prese il nome di Aquilia Nuova. Le notizie più antiche su Acireale risalgono al 1126, data in cui avvenne la traslazione delle reliquie di S. Agata da Costantinopoli a Catania. Nel 1169, in seguito ad un terribile, devastante terremoto, avvenne il raggruppamento forzato delle genti disperse nel territorio.

Nel 1326, in seguito ad un incendio e ad  incursione da parte del  re di Napoli, gli abitanti si rifugiarono nella città vicina, che corrisponde all’attuale abitato. È importante ricordare lo sviluppo storico- urbanistico della città tra il 1531 ed il 1642.

L’espansione massima di Acireale si raggiunse il 25 luglio 1546.

Nel 1624 venne battezzata da Filippo IV “città regia” da cui deriva il suo nome odierno. Nel 1642 la città prese il nome di Acireale. In seguito al terremoto del 1693, venne ricostruita con l’aggiunta di numerosi monumenti e centri culturali. Ricordiamo infatti il romanico-gotico Duomo del XIV secolo che conserva la cappella di S. Venera, la Basilica dei SS. Pietro e Paolo del 1600 e la Chiesa di S. Sebastiano del XVII secolo, la cui facciata è tipicamente barocca. Fra le strutture urbanistiche invece spiccano il Palazzo comunale del 1659, fornito di un ricco portale, e il Palazzo Modò, con splendide mensole figurate. Di grande rilievo sono anche le Terme di S. Venera, maestoso stabilimento termale del 1873 con facciata di stile neoclassico.